giovedì 20 gennaio 2011

La Donna Oggetto

Questa è la prima volta che posto un blog del genere.
Ma anch'io vorrei esporre le mie idee e scrivere la mia opinione per quanto riguarda il fatto delle DONNE SFRUTTATE. Ormai la donna, è considerata (nella maggior parte dei casi) come un oggetto di piacere. Siamo state persino considerate il "Sesso debole". Siamo tutti consapevoli del fatto che nella società, le donne si trovano meno avvantaggiate degli uomini; anche in una famiglia, il figlio ha più libertà della figlia. Ma questa è un'altra questione, quello che voglio evidenziare in questo post, è l'argomento dello sfruttamento nei riguardi delle donne. Prendo come esempio 2 tipi di sfruttamento:
-Il corpo della donna
Il titolo del post parla da se, come ho scritto sopra, la donna è considerata come un oggetto di piacere. In TV, si può vedere come il corpo della donna venga messo in risalto, faccio riferimento alle veline nei programmi televisivi che sfilano seminude, al fine di aumentare il numero degli spettatori. Ovviamente non nego, in ALCUN MODO, che sia pur sempre un lavoro. Ma la dignità di queste ragazze? Credo e spero che siano state libere di scegliere, se accettare il lavoro che consiste nel mostrare il proprio corpo giornalmente oppure al contrario, rifiutarlo. In seguito a questa mia opinione, posto anche l'opinione di un ragazzo di 17 anni che ha scritto: "Queste ragazze della televisione sono bellissime, a me piacciono, io le vedo, ma mi sento offeso, perché se voi donne vi sentite offese per come venite proposte, io come uomo mi sento offeso perché la televisione fa presumere che noi uomini siamo perennemente allupati ed eccitati e non pensiamo che a quello. Mentre a noi piacciono queste donne, ma poi nel corso della giornata facciamo mille altre cose e la televisione italiana da una rappresentazione del maschio come se avesse solo una sessualità spicciola, 24 ore al giorno in testa."  Devo ammettere che leggendo queste righe, mi sono sollevata, perché ho capito che ci sono ragazzi coscienti in grado di ragionare, mentre ne esistono molti altri, che appena vedono una donna formosa, gli strisciano dietro (faccio questi esempi, perché purtroppo nella mia vita personale mi è capitato).
-Sfruttamento delle donne nel mondo del lavoro
Sin dall'antichità le donne dovevano badare alla propria casa, non avevano un'istruzione ed erano lasciate da parte nella società (non avevano diritto al voto). Nei paesi sottosviluppati, nei paesi sperduti del mondo, questa situazione è raddoppiata, le donne vengono impiegate e costrette a svolgere lavori pesanti, e non vengono pagate adeguatamente..e non possono ribellarsi! Sono schiavizzate da persone, (nella maggior parte dei casi uomini) senza scrupoli, che sono i loro supervisori, capaci (nel caso in cui queste donne si ribellassero) a malmenarle, e qualcuno è arrivato anche ad ucciderle. Di questo, non sa niente nessuno. Queste ragazze sono trasparenti. Proprio oggi, mi sono andata ad informare su questo argomento, ed ho trovato un articolo di Rossella Schembri che vi fa capire dove voglio arrivare:
Donne invisibili arrivate dall'Est
Don Sacco.
«Lavorano sottopagate nelle serre e, per miseria, cedono al ricatto sessuale dei padroni»
Lavorano nelle serre per venti euro al giorno e per arrotondare il misero guadagno del loro lavoro sommerso, in molti casi cedono al ricatto sessuale dei titolari delle imprese agricole che gli danno occupazione in nero e un alloggio fatiscente. E' un fenomeno triste, sempre più presente, soprattutto a Vittoria dove esistono vaste aree coltivate a serre, con un notevole numero imprese serricole, dove lavorano invisibili operaie, ragazze dell'Est Europa, provenienti dall'Ucraina e dalla Polonia. I loro orari di lavoro non sono contabilizzati, è tutto fluttuante, nessun contratto, non c'è un numero di ore preciso, d'altronde di giorno lavorano in campagna, di notte fanno lo "straordinario" cedendo alle attenzioni sessuali di proprietari o di loro congiunti. Questo fenomeno è sotto gli occhi di tutti, se ne parla a Vittoria, ma sottovoce perché è una realtà scomoda. Ogni tanto quando qualcuna di queste donne scappa, perché non resiste al circolo vizioso, al ricatto indegno, allora la voce si diffonde. Se ne parla e poi tutto tace.
Una di queste donne, fuggita da una delle tante situazioni di ricatto, è finita nel centro di accoglienza di padre Beniamino Sacco della parrocchia dello Spirito Santo. "Sono donne che lasciano i loro paesi con in tasca un visto turistico della durata di tre mesi, ma turiste non sono - dice padre Beniamino - si avventurano in Italia per scoprire un mondo che consenta loro di uscire dalla fame nera in cui si trovano, spesso sono spose o mamme desiderose di assicurare ai loro figli e alla famiglia un tenore di vita dignitoso". Quei 20 euro al giorno non bastano per mandare soldi a casa a sufficienza, così si arrotonda con il sesso a pagamento. Ma intendiamoci le prestazioni di queste donne che vivono nelle serre o come badanti tuttofare, non hanno lo stesso prezzo di chi fa la prostituta per mestiere. Anche nel sesso sono sottopagate. "E' come se lo straordinario di queste donne, deboli perché cedono al ricatto sessuale per miseria, fosse un atto dovuto per certe persone, per questi padroni che hanno l'atteggiamento di chi ha strisciato per tanto tempo davanti ad altri padroni e ora si ritiene in diritto di calpestare la dignità dei poveri di turno usandoli come merce", dice padre Beniamino.
La cosa più grave del fenomeno che viene denunciato dal parroco della chiesa dello Spirito Santo è che in certi ambienti la condanna scatta solo nei confronti di queste donne. "I benpensanti dicono: loro perché ci stanno, convinti di mettere a tacere furbescamente la loro coscienza". Vi sono proprietari che approfittano del bisogno e tendono la trappola del ricatto sessuale e che per giunta si sentono dei benefattori. "Qualcuno veste i panni del benefattore a cui bisogna dire grazie perché dà la possibilità di lavorare, è proprio vero che l'ignoranza, la stupidità e l'arroganza non hanno limiti", commenta il prete, "ma la povertà non è un difetto e al povero non si deve e non si può togliere anche la dignità del suo corpo. Altri gli hanno rubato la libertà, il diritto di parlare, attenti a non vestire i panni dell'agnello mentre in effetti si è lupi rapaci".   

Lo sfruttamento delle donne, col passare dei giorni, va ad ingrandirsi sempre di più, questo perché queste donne sfruttate, stanno in silenzio. E' mia intenzione aiutare queste donne, e penso che l'unico mezzo per farlo sia sensibilizzare chiunque legga questo post a PROTESTARE contro tutto questo menefreghismo nei confronti di queste persone, affinché, anche le donne possano avere gli stessi diritti degli uomini e affinché le donne siano messe al pari con la società, e non al contrario, sottovalutate e lasciate da parte!